OSSIDIANA

OSSIDIANA


L'ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava ricca di silice (dal 40% ad oltre il 65%) in cui gli ioni non riescono a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino ma assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso.

L'ossidiana è un vetro naturale, del tutto simile a quello di produzione umana, ed è per lo più di colore nero lucido con evidente frattura concoide. Materia prima molto ricercata nell'antichità per la fabbricazione di strumenti taglienti (prevalentemente coltelli), è stata una delle merci che hanno dominato il commercio del Mediterraneo e sostenuto la vita economica dei luoghi di estrazione come la Sardegna, Lipari e, Pantelleria nel periodo preistorico.

In passato gli Aztechi (come ogni civiltà che ne disponeva localmente) usavano l'ossidiana per ottenere le punte delle frecce, coltelli e rasoi.

I giacimenti si trovano ovunque ci siano state manifestazioni vulcaniche. In Italia i principali centri di estrazione sono quelli che hanno vissuto eruzioni vulcaniche riolitiche (ad alto contenuto di silicio) tra i quali il più importante è il massiccio del Monte Arci in provincia di Oristano (Sardegna).

L'ossidiana è un materiale relativamente instabile da punto di vista geologico. E' raro trovare pezzi di ossidiana più vecchi di 20 milioni di anni perché, nell'arco del tempo, l'ossidiana tende a trasformarsi da vetro vulcanico a semplice roccia in un processo noto come "devetrificazione ": in questa fase le molecole di silicio piano piano si riorganizzano in una struttura cristallina, facendo perdere al minerale le sue peculiari proprietà.

VARIETA'

Ossidiana nera: è la più comune con i bordi traslucidi. Arcobaleno: per la presenza di bolle d'acqua finemente distribuite. Fiocco di neve: con inclusioni biancastre di Cristobalite con i bordi traslucidi. Dorata: con inclusioni giallastre. Mogano: la presenza del ferro produce tonalità rossastre su sfondo nero che ricordano il pregiato legno di mogano. Argentata: con bolle di gas finemente distribuite. Lacrima di apache: nera dai riflessi argento, deve il suo nome ad una antica leggenda indiana.

Attualmente l'ossidiana viene utilizzata per fabbricare la " lana di roccia ", una sorta di vetro in fibre sottilissime ottenute fondendo l'ossidiana a 1300°C che viene poi usata come isolante termico ed acustico soprattutto in edilizia.

Ancora oggi vengono prodotte lame di bisturi che alcuni chirurghi preferiscono all'acciaio per il taglio più netto e l'assenza di particolato metallico possibile causa di allergie.

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